Il sistema elettorale tedesco


Sentiamo sempre parlare della Germania come di un modello da seguire in svariati campi, uno stato cui ispirarci per approvare le nostre riforme e per migliorare il nostro sistema complessivo.

Da questi ragionamenti non si prescinde nemmeno quando si parla di elezioni: ogni volta che ci confrontiamo con una riforma del sistema elettorale nazionale, come quella da poco approvata con l’avvento dell’Italicum, sentiamo invocare da più parti il modello tedesco.

Ma cos’è questo fantomatico modello tedesco? E quali sono i suoi effetti in Germania? Abbiamo cercato di spiegare il suo funzionamento in maniera semplice e di approfondire i suoi esiti in un articolo sul numero 15 della rivista Res, che adesso possiamo fornirvi in versione integrale.

Pubblichiamo qui sotto l’inizio e vi rimandiamo a fondo pagina, dove potete trovare il link per raggiungere direttamente il numero completo della rivista.
 
 
“Quando in Italia si discute di riforma elettorale, da più parti si sente invocare il sistema elettorale tedesco come modello cui ispirarsi, soprattutto perché avrebbe, a detta di molti studiosi, il vantaggio di favorire un sistema bipolare. Ma cos’è davvero questo modello tedesco? E perché funziona così bene in Germania?

Il sistema elettorale tedesco può essere definito di “proporzionale personalizzata”, perché mescola il principio maggioritario e quello proporzionale pur senza rientrare nella categoria dei sistemi misti (anche se alcuni studiosi lo ritengono tale: si veda ad esempio Chiaramonte). Il Bundestag è composto teoricamente di 598 seggi. Ogni elettore vota su un’unica scheda ma ha a disposizione due voti: con il primo (Erststimme), elegge con il sistema maggioritario con formula plurality i singoli candidati nei 299 collegi uninominali, pari alla metà del numero dei membri del Parlamento tedesco; con il secondo (Zweitstimme) l’elettore vota le liste dei partiti
per la parte proporzionale. Il voto che davvero conta per la composizione del parlamento è quest’ultimo.”
 
 
res15
Il link al numero completo della rivista
 
 

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